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Tutti o quasi conoscono le Tre Cime, d’ estate la Forcella di Lavaredo è frequentata come le spiagge adriatiche e non c’ è un calendario delle Dolomiti in cui non manchi le “meridiana “ di Sesto . Invece le cime di Cadini, il gruppo che si eleva al margine sudovest delle Dolomiti, non sembrano godere della stessa notorietà. Il che non guasta affatto per quegli escursionisti ( pochi peraltro ) che si mettono in marcia alla volta di queste affascinanti torri, scegliendo per l’escursione un sentiero a cinque stelle! Parliamo del “Sentiero Bonacossa” che attraversa i bizzarri picchi e campanili dei Cadini, da forcella a forcella, offrendo ogni volta scorci e visuali sempre diverse. L’ultima delle quali è riservata – come potrebbe essere altrimenti – alle Tre Cime “ in persona”. Si parte dall'hotel in direzione Dobbiaco, poi in direzione Cortina fino a Misurina fino alla seggiovia Col de Varda. Il grande giro dei Cadini parte dalla stazione a monte della seggiovia Col de Varda ( 2.115 m). Una traccia ben visibile sale alla Grave di Misurina, lungo un canale ghiaioso ( gradini da superare con corde fisse ), s’inerpica ripidamente fino alla Forcella di Misurina ( ca. 2.370 m). Da qui si scende per rocce e ghiaioni e dopo aver aggirato uno spigolo si raggiunge il Cadin della Neve. Il “Sentiero Bonacossa” incrocia qui il sentiero che sale da Misurina e prosegue a ripidi zigzag verso il canale che si apre tra la Torre del Diavolo e la Cima Nordovest di Cadin. Con l’aiuto di scale e corde fisse si supera facilmente una barriera rocciosa e si raggiunge su traccia la Forcella del Diavolo ( ca. 2.480 m). Si scende tra i ghiaioni fino all’ombroso circo terminale ( neve fino ad estate inoltrata ), si passa sotto la parete ovest della Cima Cadin di Nordovest ( 2.726 m) e superato un facile canalino con gradini si raggiunge il Rifugio Fonda Savio ( 2.367 m), situato in bella posizione sul Passo Tocci. Dietro il rifugio si scende per un ripido salto di roccia attrezzato e un canalino proseguendo sempre in discesa fino al circo terminale della Val de le Cianpedele, dove si dirama il “Sentiero Durissimi”. Si prosegue in lieve salita fino alla Forcella Rinbianco ( 2.176 m). Usciti dalla sella un sentiero scende sulla sinistra a Misurina, mentre il Bonacossa scende sul dirupato versante est della Cima Cadin di Rinbianco ( 2.402 m) e lo traversa per cengia esposta. Per una scala di circa 50 m si supera un ripido diedro, quindi si prosegue sulla destra per un costone roccioso verso un’altra cengia e alcuni spigoli e si risale la cresta, da dove si gode un inaspettato e bellissimo panorama delle Tre Cime. Da qui si può vedere il prosieguo del tracciato, che con un leggero saliscendi segue le vecchie mulattiere di guerra lungo i dossi del Monte Campedelle, sulla sinistra aggira una galleria di 25 m, passa il tratto pianeggiante della Forcella Longeres ( 2.288 m) e sale al Rifugio Auronzo ( 2.320 m). Chi vuole ritornare al Lago di Misurina può scendere direttamente dalla Forcella di Longeres e arrivare ( senza traccia ) alla strada asfaltata. Tagliando i tornanti si scende fino al punto in cui a sinistra si diparte il sentiero segnato. Si risale brevemente sotto le rocce del Col de le Bisse ( 2.221 m) e attraverso un bosco rado si raggiunge il Cadin di Rinbianco. Su una strada si servizio si raggiunge la strada della Tre Cime che costeggia l’idillico Lago d’Antorno ( 1.866 m) e che riporta al Camping Misurina. Da qui a sinistra per l’Albergo Miralago e lungo la passeggiata sulla sponda orientale del Lago di Misurina si ritorna alla stazione a valle della seggiovia Col de Varda e da lì si ritorna in macchina oppure con l'autobus a Sesto/Moso.
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