Cristallino di Misurina, 2775 m

• Punto di partenza: ponte sul Rio Popena ( 1.659 m) sulla strada da Carbonin al Lago di Misurina.
• Treno/mezzi pubblici: autolinea Dobbiaco-Carbonin-Misuriana.
• Tempo di percorrenza: salita ore 3.30, discesa ore 2.15, complessivamente ore 5.45.
• Caratteristiche: escursione solitaria in un grandioso scenario naturale; in vetta rocce rotte e facili rocce. Richiede esperienza alpinistica
• Punto di appoggio: nessuno
• Carta: KOMPASS n° 625

Anche nelle Dolomiti esistono le piccole oasi solitarie, e non solo nel margine meridionale, ma anche tra Cortina e le Dolomiti di Sesto, nel Massiccio del Cristallo al esempio, che sol suo versante nord fa da sfondo al Lago di Landro. Un motivo che nessuno tralascia di fotografare: a destra la Cima di Mezzo, al centro il Cristallo ( 3.221 m), fiancheggiato dal Piz Popena, a sinistra un cresta di bizzarri picchi. Punto più alto in questo ensemble è il Cristallino di Misurina. Non è una vetta presa d’assalto dalla masse di escursionisti , ma per chi preferisce camminare lontano dai sentieri troppo battuti, questo è il posto giusto. Dall'hotel si parte in macchina oppure con l'autobus in direzione Dobbiaco, poi si gira a sinistra in direzione Cortina e da lì fino al ponte sul Rio Popena (sulla strada da Carbonin al lago di Misurina). L’escursione ha inizio nel fondovalle vicino al Ponte del Paludetto ( 1.659 m ) in direzione Val Popena Alta. In parecchi punti il sentiero è franato, il che rende faticosa la marcia, spesso si è costretti a camminare nell’alveo del torrente ( ometti di pietra ). Ben presto spunta in fondo alla valle il Campanis de Popena ( 2.481 m), poi la gigantesca torre del Piz Popena ( 3.152 m ), mentre sulla destra si apre il vasto circo morenico di Val de le Baracche. Lasciato il sentiero marcato si segue una vecchia mulattiera che sale a tornanti e sbocca in una gola di sfasciumi. Si risale senza traccia la selvaggia goletta per un buon quarto d’ora, poi seguendo gli ometti di pietra si affronta il fianco sud del Cristallino sui resti della vecchia mulattiera. Cattura lo sguardo la gigantesca chela del Campanile di Bona, uno scenario impressionante. La pronunciata Forcella Michela resta sulla sinistra ( 2590 m). Superati alcuni resti di ripari della Prima Guerra si raggiunge la cresta e poi la cima del Cristallino ( 2.775 m ). Per la discesa si utilizza lo stesso sentiero.
 

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