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Via ferrata Francesco Berti

Sorapiss
Dolomiti Ampezzane

  • Difficoltà tecniche della ferrata: difficile
  • Valutazione complessiva del percorso: complessa
  • Tipologia del percorso: 70 % cavo d’acciaio, scale e staffe di ferro, 30 % sentiero esposto
  • Tempo complessivo: ca. 9 ½ ore
  • Dislivello in salita: 800 m
  • Dislivello in discesa: 850 m
  • Tempo d‘accesso: ca. 4 ore fi no all’inizio della Cengia del Banco
  • Tempo per la ferrata: ca. 3 ore (compresa la Cengia del Banco) – ca. 200 m di dislivello in salita e discesa (esclusa la Cengia del Banco)
  • Tempo in discesa: ca. 2 ½ ore
  • Orientamento: ovest
  • Cartine: TABACCO, foglio 03, Cortina d’Ampezzo

Difficoltà e informazioni generali:
la Ferrata Berti viene normalmente descritta come troncone del giro del Sorapiss. Ma la ferrata può essere fatta anche iniziando dalla Faloria sopra Cortina per finire al Rifugio Scotter sopra Pieve di Cadore. Il viaggio di ritorno da Pieve a Cortina si fa con l’autobus di linea. La via di accesso alla ferrata, relativamente breve ma esposta, è molto lunga; è necessaria esperienza di montagna e nei passaggi non assicurati un passo assolutamente sicuro è imprescindibile!Alla fi ne della ferrata c’è un semplice bivacco fisso, il Bivacco Slataper. Come escursione di un giorno, questo giro è riservato agli alpinisti molto allenati ed esperti di terreni di alta montagna!

Accesso stradale e punto di partenza:
attraverso la Val Pusteria fi no a Dobbiaco e poi attraverso la Val di Landro verso Cortina. Oppure attraverso tutti i passi dolomitici verso Cortina. Grande parcheggio a pagamento presso la stazione degli autobus (ex stazione dei treni) direttamente a Cortina. Lì si trova anche la stazione a valle della funivia Faloria. Salita alla stazione a monte.

Accesso:
dalla stazione a monte (2123 m) si segue il sentiero N. 213 per il Rifugio Tondi e si prosegue sullo stesso fi no alla Forcella Faloria, dove i sentieri si dividono. Si prosegue diritto lungo il sentiero N. 215 in direzione Punta Nera, si sale nella Forcella della Punta Nera e, sull’altro versante, si scende ripidamente per un breve tratto (fune d’acciaio). Alla successiva biforcazione (verso sinistra si va al Rifugio Vandelli) si prosegue diritto (N. 242) fi no alla Forcella Sora la Cengia del Banco. Dopo alcuni brevi passaggi in arrampicata (difficoltà di I–II grado) si arriva sul versante ovest del Sorapiss e si segue il sentiero lungo il fianco sud-ovest della Croda Marcora fi no alla Cengia del Banco, una cengia rocciosa solo in parte assicurata, molto esposta.

Informazioni sul percorso:
escursione alpina molto lunga, per la quale le condizioni fi siche e quelle atmosferiche devono essere ottimali e la programmazione deve essere precisa per non perdere l’ultima corsa della seggiovia che dal Rifugio Scotter porta a valle!È possibile pernottare sia al Rifugio San Marco sia al Rifugio Scotter. Il Bivacco Slataper va considerato solo come ricovero di fortuna!

Caratteristiche e dettagli tecnici:
la ferrata è munita di funi d’acciaio nuove, con ancoraggi a breve distanza. Il sentiero lungo la Cengia del Banco è in parte molto esposto e assicurato solo per brevi tratti, verso l’inizio della ferrata effettiva. Il tratto di ferrata vera e propria della Ferrata Berti è molto ripido, tra pareti tetre e a strapiombo; una serie di scale porta in verticale verso l’alto o verso il basso.

Discesa:
dal Bivacco Slataper (fi ne della ferrata) si procede fi no alla biforcazione dove si prende il sentiero di destra (N. 246) per la Forcella Grande. Si scende dalla forcella lungo il sentiero N. 226 fi no al Rifugio San Marco e di lì al Rifugio Scotter (stazione a monte della seggiovia – prestare attenzione ai periodi di attività e agli orari!). Si scende con la seggiovia e poi si continua per un breve tratto a piedi verso San Vito.
 

Giro del Sorapiss

Difficoltà tecniche della ferrata: media/difficile
Valutazione complessiva del percorso: complessa

Il giro di questo gruppo montuoso relativamente inesplorato e isolato è un’impresa impegnativa di due giorni, che presuppone esperienza di montagna, buone condizioni fi siche e destrezza sul terreno esposto non assicurato. Nell’intero Gruppo Sorapiss ci sono solo due punti di appoggio in esercizio, il Rifugio Vandelli a nord e il Rifugio San Marco a sud. Entrambi i rifugi sono situati in boschi di alberi ad alto fusto sotto il limite dei duemila metri. Con il Giro del Sorapiss si percorrono il sentiero attrezzato Carlo Minazio, un’Alta Via parzialmente assicurata e le due ferrate Ferrata Vandelli e Ferrata Berti. Lungo il percorso ci si imbatte in due bivacchi, il Bivacco Slataper e il Bivacco Comici. Spesso questo giro viene descritto con pernottamento nei bivacchi; ma è molto più consigliabile pernottare nei rifugi, prevedendo invece un tempo di marcia un po’ più lungo. Il Giro del Sorapiss è segnato e si snoda lungo salite attraverso terreno roccioso non assicurato, aspre rocce e brevi tratti di ferrate. Il giro qui descritto parte dal Rifugio San e prevede il pernottamento presso il Rifugio Vandelli.

Accesso stradale e punto di partenza:
da Cortina d’Ampezzo a San Vito di Cadore e, poco lontano, fi no al parcheggio presso la seggiovia San Marco. Salita con la seggiovia al Rifugio Scotter-Palatini (1580 m) e poi lungo il sentiero N. 228 in ca. 40 minuti al Rifugio San Marco (1823 m). Pernottamento nel rifugio.

Primo giorno:
› Rifugio San Marco – Forcella Grande (2255 m) lungo il sentiero N. 226
› Forcella Grande – Sentiero Attrezzato Minazio – Bivacco Comici (2050 m). Dalla Forcella Grande lungo il sentiero N. 226 fi no alla biforcazione del sentiero. Si continua per un breve tratto lungo il sentiero N. 247, fi no a trovare sulla destra il sentiero N. 243 (Alta Via delle Dolomiti N. 4) che porta al Sentiero Attrezzato Minazio. Questo sentiero isolato porta, con continui su e giù (molte controsalite), alla Forcella Bassa del Banco e oltre fi no al Bivacco Comici.
› Bivacco Comici – Rifugio Vandelli (1926 m). Si segue il sentiero N. 243 e si sale piuttosto faticosamente fi no al Col del Fuoco (2360 m) nei pressi dell’inizio della -Ferrata Vandelli. Con la ferrata si arriva al Rifugio Vandelli, dove si pernotta.
 
Tempo complessivo: ca. 7 ½ ore
Cartine: TABACCO, foglio 03, Cortina d’Ampezzo


Secondo giorno:
› Rifugio Vandelli – Ferrata Berti – Bivacco Slataper (2600 m). Si segue il sentiero N. 215 (Alta Via delle Dolomiti N. 3), che all’inizio gira attorno al Lago di Sorapiss, si sale ai Tondi di Sorapiss (2357 m) e si prosegue fi no alla biforcazione del sentiero. Si continua verso sinistra (a destra si va al Rifugio Tondi; vedi Escursione 20 – Ferrata Francesco Berti) lungo il sentiero N. 242 che porta alla Forcella Sora la Cengia del Banco (2416 m) e, dopo alcuni brevi passaggi in arrampicata (diffi coltà di I–II grado), si raggiunge il fi anco ovest del Sorapiss. Si segue il sentiero attraverso il fi anco sud-ovest della Croda Marcora fi no alla Cengia del Banco, una cengia rocciosa molto esposta, assicurata solo in parte. Qui è richiesto passo assolutamente sicuro!Si prosegue lungo la Ferrata Francesco Berti (vedi escursione 20) fi no alla Forcella del Bivacco (2670 m) e fi no al Bivacco Slataper.
› Bivacco Slataper – Forcella Grande (2255 m). Dal bivacco alla biforcazione e poi a destra lungo il sentiero N. 246 fi no alla Forcella Grande.
› Forcella Grande – Rifugio Scotter (1580 m). Lungo il sentiero di salita (N. 226) si scende fi no al Rifugio San Marco e oltre fi no al Rifugio Scotter.
 
Tempo complessivo: ca. 7 ½ ore
Cartine: TABACCO, foglio 03, Cortina d’Ampezzo

 

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