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Giro delle Tre Cime di Lavaredo

  • Punto di partenza: Hotel Alpenblick
  • Treno/mezzi pubblici: autobus Sesto- San Candido- Dobbiaco, Dobbiaco- Misurina-Tre Cime;
  • Tempo di percorrenza: complessivamente ore 3.15
  • Caratteristiche: escursione poco faticosa attorno alla celeberrima triade. In estate colonne di escursionisti fino al Rif. Locatelli. Mettendosi in marcia di pomeriggio si evita la ressa e si gode, con un po’di fortuna, il meraviglioso panorama del tramonto sulle pareti nord.
  • Punta di appoggio: Rif. Lavaredo (metà giugno – fine settembre); Rif. Locatelli (20 giugno – fine settembre)
  • Carta: KOMPASS n° 625.

Chi non intende cimentarsi nella scalata dei tre picchi dovrebbe almeno farci il giro. I sentieri sono ben segnati e il percorso non presenta difficoltà. I monti di Sesto e il loro emblema, i tre blocchi rocciosi poggianti su grandi massi di ghiaie, sono un’esperienza indimenticabile a tutti i livelli e anche per chi non vuole fotografare solo rocce, non mancano degli scorci originali. Dalla Forcella una vista magnifica sulle Cime e magari anche qualche alpinista appeso agli spigoli intento alle sue acrobazie. I motivi fotografici, dunque, si sprecano. Si parte in autobus oppure in macchina da Moso verso Dobbiaco e poi si gira a sinistra verso Cortina fino al Rifugio Auronzo (segno Tre Cime di Lavaredo). Dall’ampio parcheggio della Strada delle Tre Cime una vecchia strada militare che passa sotto le pareti sud e per la Cappella degli Alpini porta al Rifugio Lavaredo (2.344 m). La vista spazia sulla Val d’Ansiei fino all’isolato gruppo delle Marmarole, a sud si stagliano le bizzarre forme dei Cadini. Sulla Forcella di Lavaredo (2.452 m) sono ovviamente le Tre Cime ad attirare tutti gli sguardi, ma proseguendo verso il Rifugio Locatelli (2.405 m) su ammiri sulla destra la parete occidentale del Monte Paterno (2.744 m). Poco lontano dal rifugio sul crinale nord del Monte Paterno spicca l’ardita scultura naturale detta “Salsiccia”. Sulla Forcella di Toblin si intravedono sopra l’Alpe dei Piani alcune delle vette della “Meridiana” di Sesto: la Croda Rossa, la Cima Undici, la Dodici o Croda dei Toni e la Una. Il sentiero scende con qualche tornante al Pian di Rienza e prosegue sotto le pareti nord delle Tre Cime per la Grava Longia. Passati i laghetti del Col Forcellina (2.232 m) si risale la dorsale erbosa da cui si gode un’ultima magnifica veduta (serale) su questo monumento naturale. Si prosegue fino alla Forcela de’l Col de Mezo (2.315 m) e ammirando il panorama dei Cadini, del Sorapis e Cristallo si ritorna al Rifugio Auronzo.
 

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