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Alla Forcella Lavaredo, 2.454 m

  • Punto di partenza: tornante della Val Marzon (1127 m), a 2 km dalla statale 48 Auronzo-Misurina. Parcheggio.
  • Treno/mezzi pubblici: autolinea Auronzo-Misurina-Cortina d’Ampezzo.
  • Tempo di percorrenza: salita ore 4.15, discesa ore 2.30, complessivamente ore 6.45.
  • Caratteristiche: splendida escursione dal punto di vista paesaggistico, in genere su buoni sentieri a parte qualche breve tratto accidentato e sassoso nell’alta Val del Marden. Richiede buona condizione fisica (ca. 1450 m di dislivello) ed esperienza alpinistica.
  • Punto di appoggio: lungo il tracciato nessuno. Il Bivacco De Toni nella Forzela de l’Agnel non è gestito ma è sempre accessibile.
  • Carta: KOMPASS n° 625

Se c’è un angolo delle Dolomiti assolutamente “fuori dal mondo”, questa è la Val del Marden, un piccolo gioiello alpino pressoché sconosciuto e ben nascosta tra le frastagliate rocce sopra la Val d’Ansiei. Un gioiello duro da conquistare per i quasi 1500 metri di dislivello fino alla meta, la Forcella dell’Agnello. Ma anche lungo il tracciato non mancano suggestivi scorci panoramici, dopo l’interminabile serpentina che sale dalla Val Marzon al limite della zona boschiva sbucano come per incanto anche le Tre Cime. A destra e a sinistra del grande pendio detritico è una parata di selvagge vette: lo slanciato e grandioso Torrione Graffer (2523 m) e, per contrasto, nella testata di valle la tozza mole della Cima d’Auronzo (2914 m), ultimo bastione meridionale della Cima Dodici (3094 m). Si parte dall'albergo in direzione Dobbiaco e da lì si prosegue in direzione Cortina fino alla Valle Marzon, Cason della Crosera. La lunga escursione prende l’avvio dal tornante (1127 m) della strada di Val Marzon risalendo a serpentine verso l’imbocco della Val del Marden. Attraversato l’alveo quasi sempre prosciugato del rioprosegue sul fianco sinistro in numerosi tornanti. Dopo circa due ore si raggiunge il limite del bosco e si ha un panorama suggestivo sulla verticale parete ovest della Pala del Marden (2475 m). La traccia continua a salire tra le fitte mughete, a ovest si delineano le Tre Cime e il Gruppo dei Cadini a sinistra, la testata di valle è dominata dai dirupi occidentali del massiccio della Cima Dodici. Si prosegue in questa direzione, dapprima su traccia evidente poi con più fatica su un impervio ghiaione. Al bivio (2403 m, cartello indicatore) ci si tiene a destra e a zigzag si risale un pendio di sfasciumi e roccette fino alla Forcella d’Agnello e al Bivacco de Toni (2567 m). Eccezionale vista con scorci romantici e selvaggi sulle forre della Val Gravasecca e sui pinnacoli bizzarri che la sovrastano. Per la discesa si utilizza lo stesso tracciato. Variante con escursione circolare. Dal bivio sotto la Forzela del Marden (2403 m) su traccia segnata al cospetto degli strapiombi della Cima Undici fino alla Forcella della Croda dei Toni (2524 m) e quindi proseguendo tra grandiosi panorami fino al Collerena (2491 m) e al Pian di Cengia. Da qui su mulattiera si scende in Val Marzon. Tempo complessivo di percorrenza: ca. ore 9. Si consiglia di pernottare al Refugio Pian di Cengia (2585 m).
 

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