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Chi sale sul Monte Piana ha davanti agli occhi un grandioso panorama, ma anche un passato di guerra. L’ampio altopiano della vetta fu infatti scenario di aspri combattimenti sul fronte delle Dolomiti tra i Kaiserjäger austriaci che tenevano la Cima nord (Monte Piano, 2.320 m) e gli Alpini che avevano conquistato la Cima sud (Monte Piana 2.324 m). Oggi vi è ospitato un grande Museo all’aperto della Grande Guerra 1915-1917: trincee, reticolati, gallerie e i crateri delle bombe ricordano un tragico capitolo della storia europea in mezzo a questa splendida cornice di monti e sono di monito per un futuro di pace. D’estate è istituito un servizio jeep che conduce al Rifugio Bosi ( 2.205 m) su strada privata e chiusa al traffico individuale. In poco più di mezz’ora si arriva poi fino alla Cima sud. Più lunga ma senz’altro più emozionante è la traversata del monte lungo due itinerari interessanti: in salita si utilizza il “Sentiero dei Pionieri” con le sue numerose serpentine, per la discesa il “Sentiero dei Turisti” da poco approntato. Dall'albergo si va in macchina oppure con l'autobus verso Dobbiaco, poi si gira a sinistra verso Cortina fino all'Hotel Tre Cime di Lavaredo. Dal parcheggio di fronte all’Hotel Tre Cime di Lavaredo (1.406 m) su stradina sterrata fino all’imbocco della Val della Rienza, poi a destra si risale l’ampio vallone del fiume e lungo i tornanti del Sentiero dei Pionieri il roccioso fianco nordovest del M. Piana. Belli scorci sul Lago di Landro, a ovest le creste della Croda Rossa ( 3.146 m). Il sentiero costeggia un piccolo cimitero militare e porta quindi alle ex-postazioni austriache. Passando sotto la parete verticale si prosegue a destra raggiungendo dopo qualche serpentina la cima settentrionale del pianoro del Monte Piana. Al ritorno si attraversa trince e camminamenti fino all’ampia Forcella dei Castrati (2.272 m). Sulla destra si scende a tornanti in una profonda colata di ghiaie e sfasciumi con l’ausilio di una breve scala, proseguendo per lo scosceso versante boscoso fino al margine dell’ampio ghiaione di Carbonin. Ora a destra per bosco rado fino al Lago di Landro (1.403 m), lungo la sponda orientale si raggiunge l’imbocco della Val della Rienza e si ritorna in macchina oppure con l'autobus a Sesto/Moso, Hotel Alpenblick.
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